
.
25 gennaio 2022
"Un'intelligenza destinata a scomparire"
Eppure sono convinto che quel che si sta manifestando nel mondo è il colpo di coda di un'intelligenza destinata a scomparire, un'intelligenza che col passare dei giorni rivela sempre più un ruolo inadatto a gestire il presente ed il futuro dell'umanità.
Abbiamo a che fare con un'intelligenza che interpreta la vita e affronta soluzioni in maniera poco elastica e flessibile, propende per soluzioni stabili, ma organizzate solo su parti o brani di realtà e cerca in ogni modo di garantire a queste parti la permanenza, la staticità ed è questo il primo chiaro ed evidente segno dell'incapacità a rapportarsi all'interezza del reale, una sorta di fanatismo irragionevole che sta spazzando via empatia e socialità, inoltre questa datata intelligenza è vittima di una grossolana conclusione, cioè che tutto si debba affrontare in maniera specialistica e settoriale, sostenendo che le cose siano separate, che debbano essere affrontate separatamente isolandole dall'insieme. Niente di più riduttivo e rischioso che ricondursi solo ed esclusivamente ad un sapere circoscritto.
E' un'intelligenza che non riesce in nessun modo a modificare punti di vista che sono superati, vecchi principi a cui non sa ancora rinunciare, è un'intelligenza che non riesce ad offrire risposte che non siano vincolate a vecchie strutture di potere dalle quali trae quelli che definisce sistemi logici e razionali che in realtà di logico e razionale hanno soltanto la polvere che li ricopre, è un tipo di intelligenza rigida che crede illusoriamente di poter affrontare ogni situazione soltanto con la ragione ritenendosi immune da contagi irrazionali, è un'intelligenza cristallizzata che ritiene, scleroticamente, che soluzioni adeguate siano ad appannaggio esclusivo di persone preposte, è un'intelligenza che poi, in sostanza, non sa incrociare minimamente le diverse conoscenze, le diverse esperienze e usarle adeguatamente in una visione più ampia e globale.
Oggi ci affidiamo ad esperti che non hanno nulla a che fare con la sapienza che è invece caratteristica di chi è in continuo interscambio con le innumerevoli intelligenze che formano e rimodulano continuamente l'esistenza, la vita tutta.
Questa intelligenza che tende con estrema razionalità a garantire un controllo è quanto di più irrazionale possa esistere, è come quella anziana signora che per allontanare la morte si riempie di medicine che non sarebbero nemmeno così necessarie, proiettandosi quasi esclusivamente in un futuro da sconfiggere dimentica di vivere, per la stupida garanzia di tempo in più trascura di vivere il tempo che scorre, sacrifica piccole quote di felicità quotidiana in cambio di certezze diluite in un ipotetico futuro più sicuro, un po' più in là, senza rendersi minimamente conto che, per spostare il futuro devi per forza di cose spostare pure il presente che, di fatto, invece di vivere, muore diluito come fanno e faranno tutte le illusorie certezze.