KANDINSKIJ RHYTHM - La terra dei sogni desti

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Kandinskij Rhythm

Lo studio per “Composizione II” è un’opera che segna la transizione, il momento di passaggio dalla fase figurativa a quella astratta di Vasilij Kandinskij. A tal proposito, l'artista con le seguenti parole, definì la trasformazione che diede vita all’Astrattismo:

“Era l’ora dell’iniziale crepuscolo. Rincasavo con la mia cassetta di colori dopo essermi dedicato a uno studio, ancora trasognato e tutto preso dal lavoro appena concluso, quando all’improvviso vidi un quadro di indescrivibile bellezza, compenetrato in un’accensione interiore. Restai di stucco, poi mi avvicinai in fretta all’enigmatico dipinto, nel quale nulla mi riusciva comprensibile delle forme e dei colori che vedevo. Scoprii immediatamente la chiave dell’enigma: era uno dei dipinti da me eseguiti, appeso alla parete di traverso. Il giorno dopo, con la luce del giorno, tentai di ritrovare l’impressione del giorno prima, ma ci riuscii solo in parte: (…) continuavo a riconoscere gli oggetti, e mancava la sottile velatura del crepuscolo. Adesso sapevo con esattezza che l’oggetto è di danno ai miei dipinti”.

Vasilij Kandinskij riteneva che la pittura avesse il compito di suscitare, così come la musica, emozioni nello spettatore senza necessariamente condizionarlo con ciò che vedono i nostri occhi. Anche dal titolo “Composizione” si possono dedurre le analogie con la musica. Per Kandinskij un dipinto doveva essere un po’ come una composizione sinfonica, dove i suoni rappresentano i colori, le forme e le linee stabiliscono i ritmi.
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