IL SOGNO DI CANOVA - La terra dei sogni desti

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L’energia forma la materia e la materia informa l’energia

ANTONIO CANOVA fu riconosciuto come il massimo scultore del Neoclassicismo europeo.
 
In quest’opera che si richiama alla mitologia greca, Ercole, sta scagliando per aria Lica (un suo amico), reo di aver consegnato all’eroe una tunica da parte di Deianira (sua moglie), tunica che era cosparsa del veleno dell’Idra di Verna con cui precedentemente aveva ucciso Nesso il Centauro traghettatore del fiume Eveno. Il sangue della creatura misto al veleno, secondo la leggenda, fece impazzire dal dolore Ercole che uccise Lica e si diede fuoco in una pira funebre.
 
Quest’opera tremendamente d’impatto da un punto di vista estetico mi ha ispirato questo sogno da cui il video.  Ho trovato questa statua molto interessante perché mi ha suscitato le seguenti riflessioni da considerarsi da un punto di vista simbolico:     
   
 
“Come la vita si aggrappi alla morte (il tentativo disperato di Lica di aggrapparsi all’altare presente alle spalle dell’eroe o anche alla pelle del leone lasciata cadere a terra) pur di non cessare”.

 
“Come anche la morte altrui, quindi non la propria morte possa, d’altro canto, determinare la fine della propria vita”.

 
“Pur uccidendo Nesso (il nesso tra la vita e la morte) la cessazione della vita avviene lo stesso, il processo dell’esistenza si compie comunque”.

 
Questi sono temi che mi hanno sempre affascinato per cui il sogno. Sogno dove, agli elementi classici di vita e morte, creazione e distruzione la mia mente ha, per così dire, partorito alcuni elementi che si inseriscono prepotentemente nel contesto rendendo il sogno per certi aspetti drammatico e persino inquietante.


L’energia forma la materia e la materia informa l’energia


Sorgi nel buio, nell’assenza di forma,
vibrante di luce di stelle infinite.
Divampa il tuo fuoco oltre la forza,
sei tu un ritmo arcano
che va oltre ogni creazione e distruzione,
un sibilo di dimensioni sotterranee,
nascoste dentro mari sconosciuti.
Procedi sicuro verso la nascita
così da poter diventare
struttura dell’apparenza.
Perduto nello spazio
ti doni alla Terra.
Eppure tu sei qui e altrove
ma non sei in grado di vederti
oltre quegli alberi scarni,
e come un vecchio schema ripetuto,
una pioggia incessante di lettere
alimenta la disperazione di aggrapparti alla terra.
Ma nell’antica Grecia come nell’era digitale,
l’energia forma la materia e la materia informa l’energia,
     in un unico corpo parallelo.
Sotto l'immenso occhio del cielo,
battiti rapidi di ciglia e la partita è finita,
l’astronauta è in balia dello spazio
nei circuiti del tempo,
una medusa come un sogno o un mistero
nuota imperturbabile in un mare inesistente.
Dai… bimbo. Salta fuori!
Vedi! C’è ancora qualcuno
che porta con sé i suoi sogni
sospeso nel cielo.
 
Seguine le orme!

(Edy Fummo)
Via Federico della Monica, 16 - Salerno
Edy Fummo | Cell: +39 3479927157
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