Il riscatto di Van Gogh
Il riscatto di Van Gogh
Nel tuo universo le stelle sono onde
e le onde sono galassie,
paesaggi in mutamento
i tuoi occhi e i tuoi ritratti.
Timido e curioso ci OSSERVI
nascosto dietro i tuoi girasoli.
La neve si SCIOGLIE nel mare
mentre tutto si muove,
spiagge e girasoli,
le tue barche sulla battigia
ondeggiano in uno spazio sconosciuto.
L’intero mondo è nella tua stanza
e dai tuoi occhi folli e maestri
hai accesso ad un orizzonte
di colori nervosi e vibranti,
i tuoi impasti feroci,
e la tua furia descrittiva
attendono quella magia
CELATA nelle tue lettere,
nei tuoi racconti
di campi e fatica,
di bellezza e dolore,
di energia e trasformazione.
Tu in quel campo di grano
non sei mai morto,
ed i corvi son volati tutti via.
Nella vecchia chiesa di Auvers
hai salutato Dio
e sei andato oltre,
nei ritmi incalzanti dell’infinito,
nei tuoi paesaggi più vivi della vita stessa,
inseguendo il tuo unico sole: l’arte.
E sei andato ancora più in là,
in una mutazione alchemica,
hai dato anima alla tua memoria,
e come un ritratto inverso
ora SORRIDI compiaciuto.
Alla fine hai vinto tu Vincent!
(Edy Fummo)